La Parrocchia
La Parrocchia del Comune di Allein
Pare che la Chiesa originaria di Allein, situata in Fraz. Villa (nella parte alta del paese), risalisse al 1307. La località in cui era costruita era però poco indicata, il terreno era sovente soggetto a smottamenti per cui si resero necessarie numerose ricostruzioni, nel 1433 e nel 1525. A inizio 800 era nuovamente pericolante. Si decise dunque di ricostruire tutto il complesso degli edifici della parrocchia in altra località. E malgrado le proteste della parte superiore del Paese, nel 1839 la Chiesa fu costruita dove si trova ora, e due anni dopo venne consacrata. Per questo motivo dal 1834 per la durata di 6 anni la santa messa fu celebrata in un fienile della parrocchia. Come detto la chiesa era situata nel villaggio di “la Veulla”, nella parte alta del comune. Il cimitero, come in tutti i comuni valdostani, era vicino ad essa, ed è per questo motivo che in tempi antichi ad Allein si diceva che “le mort enterron le vit” (i morti seppelliscono i vivi). L’espressione stava a significare quanto era faticoso trasportare la salma sino a “La Veulla”,rigorosamente a piedi, per la funzione religiosa, soprattutto per quelli che abitavano nei villaggi “bassi”. Fu anche per questa ragione, unita al fatto dell’impraticabilità dell’attuale luogo di culto, che le autorità religiose e civili presero in considerazione le esigenze degli abitanti dei villaggi inferiori e decisero di costruire una nuova chiesa in una località più centrale ed esattamente al Le Plan de Clavel. Questa decisione andò però contro alle idee degli abitanti della “Veulla” che non volevano rinunciare ai loro privilegi. Nel 1839, quando l’Abbé Berruquer, parroco di Allein, accompagnato dalle forze dell’ordine, decise di trasferire la chiesa, trovò ad attenderlo sul “piede di guerra” 200 persone dei villaggi della parte alta del comune. Ci fu così una disputa piuttosto accesa nella quale si narra che una donna robusta e valida, chiamata la “Leonessa”, dopo aver disarmato i due carabinieri, li prese per il “cravattino”, li sollevò e li buttò uno a destra ed un’altro a sinistra ad una distanza di alcune decine di metri. Fu il nuovo parroco, l’Abbé César Glarey di Cogne, descritto come un uomo grande e grosso, a mettere d’accordo tutti per la costruzione di una chiesa nuova e più centrale. Fu nel 1841 che Mons. Jourdain benedì la nuova costruzione progettata dall’architetto Gaia. Il costo dell’opera fu di LIRE 28.000, senza contare il materiale offerto dalla popolazione. Il patrono della parrocchia si santifica il 3 agosto: Santo Stefano.